Un recente studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Hepatology denuncia l’estrema pericolosità dello zucchero, in particolare del fruttosio, per il fegato dei bambini e dei ragazzi. Seppur condotto su individui con fegato già compromesso dalla steatosi (fegato grasso), il risultato di questa ricerca pediatrica non può sfuggire all’attenzione dei soggetti sani che possono sempre ammalarsi: l’abuso sistematico di fruttosio aggiunto a cibi e bevande risulta simile agli effetti nocivi dall’alcol. Ogni grammo in eccesso rispetto ai 25 g che corrispondono la fabbisogno giornaliero infantile, aumenta di una volta e mezza il rischio di sviluppare patologie epatiche gravi.
Il fruttosio di cui si parla non è quello naturalmente presente nei cibi (frutta, verdura, miele, ecc.) ma quello aggiunto nella preparazione di bevande, marmellate, succhi di frutta, merendine, caramelle, yogurt, cereali da colazione, ketchup, ecc. Nonostante l’apparenza, si tratta di due tipi di fruttosio diversi. Attenzione quindi ai prodotti apparentemente innocui che rientrano nelle abitudini alimentari quotidiane dei nostri ragazzi perché è molto facile oltrepassare la dose consigliata.
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