Sembra scontato ed è davvero così: la gradualità funziona!
Un’abitudine, in special modo se va avanti da un bel po’, ci fa usare “il pilota automatico” che a quel punto ci guida ed è così consolidato da risultare difficile da eliminare. Ci sono abitudini buone (pensa ad esempio a quando ci laviamo i denti dopo mangiato) e ci sono abitudini meno buone. E’ proprio su queste che possiamo lavorare. Una cattiva abitudine che va avanti da molto tempo, ha scavato un vero e proprio solco nella nostra mente (in gergo si chiama engramma). Per eliminare questo solco, è necessario ri-scriverlo ed ecco che entra in gioco la gradualità.
Facciamo un esempio. Se vogliamo cambiare alcune abitudini alimentari dannose, possiamo cominciare il percorso partendo da una piccola modifica. Per esempio se siamo abituati a usare grassi potenzialmente dannosi come il burro o gli olii di semi di origine vegetale, possiamo sostituirli con il più salutare olio d’oliva. Una volta introdotto il cambiamento, possiamo fissare un orizzonte temporale, trascorso il quale avremo consolidato la nuova abitudine e avremo raggiunto il primo micro-obiettivo. A quel punto potremo introdurre un’altra modifica, e così via.
Piccoli cambiamenti alle nostre abitudini non ci sconvolgono la vita, ma sono fondamentali per cambiare la rotta una volta per tutte.
Luca Scarantino – Affluence Tutor & Mental Coach
Commenti recenti